Spoleto Jazz continua la sua programmazione, che ha già registrato due sold out e numerosi consensi di critica e pubblico nei primi due appuntamenti musicali. Venerdì 10 novembre alle ore 21 presso il Teatro Caio Melisso è di scena il jazz progressive: arrivano infatti dalla Gran Bretagna gli Stick Men, un supergruppo che riunisce due storici componenti della band King Crimson, Tony Levin e Pat Mastelotto, in una formazione inedita con il chitarrista Markus Reuter. Il trio proporrà un viaggio musicale indietro nel tempo destreggiandosi tra le varie sfumature del rock con il suo stile inimitabile.
La formazione è infatti caratterizzata da un sound unico modellato dagli strumenti con cui si esibiscono i suoi membri, a partire dal Chapman Stick suonato da Levin, da cui la band trae il nome, che unisce il basso e chitarra tradizionali, superandone i limiti ed aprendo ad infinite possibilità musicali. Markus Reuter esibirà invece il suo inconfondibile tapping su una U8 Touch Guitar ad otto corde, disegnata e progettata da lui stesso, mentre Pat Mastelotto proporrà una serie di loop e campionamenti dal vivo costruiti su un ricco set di strumentazioni elettroniche.
L’ultimo appuntamento del festival Spoleto Jazz sarà il 17 novembre con il pianista Tigran Hamasyan, che si esibirà col suo trio per presentare dal vivo il suo ultimo album di brani originali, The call within: considerato uno dei più straordinari musicisti della sua generazione, il virtuoso del pianoforte di origine armena spazierà dall’improvvisazione jazz alla musica folkloristica con incursioni nel rock più puro.